20-21 November 2024, Rome, FormaSpazi, Via Cavour 181: Workshop on Italian Organic Districts

Workshop Distretti biologici italiani: primi passi per la costruzione condivisa di un percorso di sviluppo sostenibile

Iscrizione: https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/26099

In questi ultimi anni i distretti biologici hanno acquisito una grande rilevanza sul piano nazionale e internazionale. A livello nazionale questi sono stati regolamentati dapprima nell’ambito dei distretti del cibo e poi della Legge 23/2022 sull’agricoltura biologica, oltre che da quasi tutte le Regioni italiane che devono provvedere al loro riconoscimento giuridico. La Commissione europea, nell’ambito del Piano d’azione europeo per lo sviluppo della produzione biologica, ne raccomanda la promozione e il sostegno da parte degli Stati membri, ma sono numerosi anche gli Stati extra-comunitari che sono interessati alla loro nascita e al loro sviluppo, tra i quali Angola, Brasile, Giappone, India, Mozambico, Tunisia.

Il successo di questo strumento dipende da alcuni fattori. Innanzitutto, il perno dello sviluppo del distretto biologico è costituito dall’agricoltura biologica, sistema di produzione, trasformazione e distribuzione disciplinato in numerosi paesi del Mondo. Trattandosi di un sistema di produzione soggetto a controllo e certificazione, l’accordo per la gestione sostenibile del territorio secondo i principi dell’agricoltura biologica stretto da agricoltori, restanti attori della filiera, cittadini, istituzioni, altri operatori economici e sociali acquisisce riferimenti certi, carattere e struttura, riducendo al contempo l’asimmetria informativa tra gli attori delle filiere biologiche e i consumatori. L’obiettivo base di sviluppare l’agricoltura biologica, inoltre, ha sicuramente degli effetti positivi sulla mitigazione dei cambiamenti climatici anche alla luce di studi più o meno recenti, basati su sperimentazioni durature. I principi IFOAM dell’agricoltura biologica, quali benessere, ecologia, equità e precauzione, infine, sono in linea con quelli dell’agroecologia. Il distretto biologico, pertanto, si configura come il soggetto ideale nonché un laboratorio di idee e attività per garantire la sua promozione e diffusione attraverso l’applicazione mirata ai singoli contesti ambientali, sociali ed economici di concetti e princìpi dell’ecologia alla progettazione e alla gestione dei sistemi alimentari locali.

In tale contesto, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e alcune Regioni che hanno molto a cuore i distretti biologici, come la Regione Lazio, si impegnano ad agevolarne e sostenerne lo sviluppo non solo in termini finanziari ma anche organizzando momenti di confronto per conoscerne le esigenze e condividere soluzioni.

Il presente workshop, pertanto, ha lo scopo di dare avvio a questo percorso e di discutere alcune tematiche particolarmente rilevanti per lo sviluppo dei distretti biologici secondo uno schema che prevede l’intervento di un esperto sui singoli temi affrontati e di un distretto biologico che si è particolarmente distinto sotto quel profilo.

Il CREA Politiche e Bioeconomia, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale continuerà a dare il proprio supporto sia per migliorare la conoscenza dei distretti biologici, dei loro territori e delle politiche a questi destinate sia per favorire il rafforzamento di rapporti di rete tra tali soggetti.

I GIORNATA

9.00      Registrazione dei partecipanti e welcome coffee

9.30      Saluti istituzionali

 Andrea Rocchi, Presidente CREA

Simona Angelini, Direttrice generale dello Sviluppo rurale – MASAF

Eleonora Iacovoni, Direttrice generale per la Promozione della qualità agroalimentare – MASAF

Giancarlo Righini, Assessore Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste – Regione Lazio

10.00    SESSIONE I – Un confronto “verticale” in tema di distretti biologici: Regioni, Italia, Stati membri

MODERA: Alessandra Pesce, Direttrice CREA Politiche e Bioeconomia

10.15    Biodistretto: modello virtuoso di sviluppo socioeconomico e ambientale

Stefania Mastromarino, Dirigente Ufficio PQA II – MASAF

10.30    From conventional to organic farming with the help of organic flagship regions: a policy evaluation study

Philipp Mennig – Technical University of Munich

10.45    Model organic regions: how to promote organic agriculture by interaction between top down and bottom up

Claudia Heid – Coordination team of Bavaria Organic flagship regions

11.00    I distretti biologici: l’esperienza della Regione Lazio

Roberto Aleandri, Direttore della Direzione Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste – Regione Lazio

11.15    I distretti biologi in Italia e le organic flagship regions tedesche: normative e esperienze a confronto

Silvia Canali, Consulente giuridica ISMEA presso Ufficio PQA II – MASAF

11.30    Distretti biologici italiani e Bioterritoires tunisiens: un’esperienza di confronto e cooperazione

Patrizia Pugliese – IAMB Bari

11.45    Distretti biologici: Inquadramento territoriale e sociale

Alberto Sturla e Alessandra Vaccaro – CREA Politiche e Bioeconomia

12.00    Interventi non programmati

12.45    Conclusioni

Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato – MASAF

13.00    Buffet bio

14.00    SESSIONE II – I distretti biologici in Italia: alcune sfide da affrontare

MODERA: Laura Viganò – CREA Politiche e Bioeconomia

14.10    Avvio di distretti biologici di successo: il coinvolgimento delle aziende biologiche e della popolazione

Filippo Arfini – Università degli Studi di Parma

Claudio Caramadre – Biodistretto Etrusco Romano

14.30    Agroecologia, agro-forestry, paesaggio

Corrado Ciaccia – CREA Agricoltura e Ambiente

Famiano Crucianelli – Biodistretto Via Amerina e Forre

14.50    Il distretto biologico tra conoscenza tacita e codificata

Luca Colombo – Firab

Alessandro Triantafyllidis -Biodistretto della Val di Vara

15.10    Mercato, filiere, organizzazione della domanda e dell’offerta

Carlo Hausmann – Direttore generale Agro Camera

Davide Bettini – Distretto rurale e biologico della Val di Cecina

15.30    Le mense biologiche

Birgit Hoinle – University of Hohenheim (Germania)

Giuseppe Orefice – Biodistretto Maremma Etrusca e Monti della Tolfa

15.50    Gli strumenti finanziari                                        

Germana Di Falco, Esperta della Presidenza del Consiglio- Dipartimento per le Politiche di Coesione – per attività di supporto sui POR e sui PSC

Sofia Mannelli – Distretto biologico Isola di Capraia

16.10    Monitoraggio&Valutazione

Cesare Zanasi – Università degli Studi di Bologna

Salvatore Basile – Biodistretto del Cilento

16.30    Interventi non programmati

17.30    Chiusura dei lavori